CICLISMO - 25 novembre 2014, 14:34

CICLISMO: In Valle d'Aosta non solo Giro d’Italia

Le montagne della Valle d’Aosta hanno accolto più volte anche il Tour de France, con passaggi e due traguardi di tappa. Due tappe importanti, una addirittura storica, che vale la pena ripercorrere

Ercole Baldini dopo l'attacco sulle salite del Piccolo san Bernardo ha tagliato per primo il traguardo della pista di atletica dello stadio Mario Puchoz di Aosta

Ercole Baldini dopo l'attacco sulle salite del Piccolo san Bernardo ha tagliato per primo il traguardo della pista di atletica dello stadio Mario Puchoz di Aosta

Il Tour de France è arrivato in Valle d’Aosta per la prima volta nel 1949. E’ il ciclismo di Coppi e Bartali, del Tour riservato alle rappresentative nazionali, una formula che ha dato grande lustro alla corsa francese.  Il Commissario Tecnico della nazionale azzurra è Alfredo Binda, che riesce a mettere d’accordo Coppi e Bartali e portarli entrambi sulle strade di Francia. Ma il Tour inizia male, Coppi cade in una delle prime tappe, vorrebbe ritirarsi, perde più di mezz’ora in classifica dalla maglia gialla del francese Marinelli.

Tra cronometro e montagne però il Campionissimo dà il via ad una spettacolare rimonta. Vince la cronometro, poi insieme a Bartali attacca nella tappa dell’Izoard. A Briançon Bartali veste la maglia gialla, ma Coppi ormai è distante solo un minuto. La tappa da Briançon ad Aosta, tra Monginevro, Iseran e Piccolo San Bernardo, è decisiva. I due campioni attaccano ancora, restano soli al comando. Poi nella discesa finale, dal Piccolo San Bernardo a Aosta, Bartali fora e poi cade.

Per Coppi è il momento di andarsene. Ad Aosta il trionfo è tutto suo. E’ proprio nella città valdostana che Coppi veste per la prima volta in carriera la maglia gialla e mette il mattone decisivo per la prima doppietta Giro – Tour, un’impresa mai riuscita a nessuno fin lì e ritenuta quasi impossibile. Il trionfo è reso ancora più rotondo nell’ultima crono, dove Coppi lascia Bartali a sette minuti, concretizzando così la leggendaria accoppiata.

Meno leggendaria ma molto significativa è la seconda tappa del Tour de France arrivata ad Aosta. Siamo nel 1959, si è ormai chiusa la stagione d’oro di Coppi e Bartali e il nostro ciclismo è più che mai alla ricerca di nuovi campioni. Raccoglie grandi entusiasmi il romagnolo Ercole Baldini: Olimpiadi, Giro d’Italia, record dell’ora, Mondiale.

Tutti nei primissimi anni di carriera. Sembra lui il nuovo Coppi e al Tour de ’59 si presenta in maglia iridata. Non riesce a fare classifica, troppo forti Bahamontes (che vincerà quel Tour) e i francesi, ma ad Aosta riesce a lasciare un bel segno. Attacca sul Piccolo San Bernardo, scendendo la montagna valdostana se ne va con un gruppetto di attaccanti, con Gaul, con Anglade, e sul traguardo di Aosta li batte in volata.

Una gran bella vittoria, un italiano che vince al Tour de France in maglia iridata è cosa assai rara. Ma purtroppo sarà anche l’ultima grande vittoria di Ercole Baldini, già avviato verso il declino a soli 26 anni.

info@giroditaliaciclismo.com

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