Massimo risultato col minimo sforzo. Dopo aver regalato spettacolo e gol mercoledì a Stamford Bridge contro il Chelsea, alla Roma è sufficiente il minimo sindacale per sbancare l’Olimpico e portare a casa tre punti pesanti nella ricorsa alle posizioni di vertice. Per il Toro, invece, prosegue la serie negativa, due soli punti nelle ultime quattro giornate, ma soprattutto si conferma come questa squadra senza Belotti sia assolutamente incapace di vincere.
Rispetto a Crotone il giovane Sadiq qualcosa di più ha fatto, ma la differenza con il titolare conclamato è apparsa evidentissima, mentre dietro la lavagna finiscono per ragioni diverse tutti i suoi compagni d’attacco, con menzione negativa per Niang, fischiato da tutto l’Olimpico, quando Mihajlovic lo ha sostituito nel finale con Boyè. Il Toro ha fatto una onesta gara difensiva, ma non ha mai saputo creare una sola insidia per la porta avversaria. Un limite che adesso preoccupa in vista della trasferta a Firenze, alla luce della involuzione di gioco e personalità della squadra, che per almeno altre due partite non sentirà il canto del Gallo.
Cronaca. In una bella giornata di sole, grazie anche al richiamo della grande squadra, l’Olimpico presenta un bellissimo colpo d’occhio, con vasta rappresentanza di tifosi giallorossi a gremire il settore ospiti. Nel Toro formazione confermata, con Sadiq a fare ancora una volta le veci dell’infortunato Belotti, mentre Di Francesco mette De Rossi nel trio dei centrocampisti, avanzando Nainggolan nel ruolo di attaccante esterno, al fianco di Dzeko ed El Shaarawy. Con due squadre molto corte e compatte, nel primo quarto d’ora non succede praticamente nulla, a parte di una bella combinazione tra Nainggolan ed El Shaarawy, mentre poco dopo è Pellegrini a provare a rendersi pericoloso. Nel Toro il giovane Sadiq si muove moltissimo lungo tutto il fronte offensivo e sembra maggiormente inserito nella manovra, rispetto al deludente esordio della settimana prima a Crotone, ma vicino a lui c’è un Ljajic meno ispirato di altre volte, mentre Iago Falque e Niang viaggiano a corrente alternata. In una gara giocata su ritmi bassissimi, la Roma si rende pericolosa al 22’ con un colpo di testa del solito Dzeko, mentre poco dopo Nainggolan non inquadra la porta con una sventola dalla distanza.
Alla mezz’ora Florenzi non ha la forza di calciare con precisione, dopo una lunga fuga sulla fascia destra, De Silvestri si segnala per una chiusura difensiva importante, mentre al minuto 34, dopo un bel contropiede orchestrato da Niang, il Toro potrebbe far male con Ljajic, che perde l’attimo fuggente e poi vede il suo tiro smorzato e rallentato da un difensore giallorosso. La squadra di Sinisa Mihajlovic cresce nel finale di tempo e al 38’, servito da Ljajic, il giovane Sadiq spedisce altissimo da posizione favorevole una situazione che Belotti avrebbe sicuramente gestito in modo diverso. Al 42’ è Iago Falque, invece, a mancare l’appuntamento con un pallone invitante in area, mentre sul fronte opposto un velenoso tiro-cross di Florenzi per poco non sorprende Sirigu, costretto a smanacciare in corner. E sul calcio d’angolo susseguente, la Roma manca l’occasione più clamorosa della prima frazione, con il liberissimo Strootman che ad un metro dalla porta riesce a calciare fuori.
Il primo brivido della ripresa è della Roma con Nainggolan, che 7’ non approfitta di una uscita bassa non irreprensibile di Sirigu, spedendo in curva da posizione favorevole. Il Toro risponde con Ljajic, che spedisce a fil di palo, dopo un bel numero di Niang sulla sinistra, mentre al 16’ De Silvestri è provvidenziale con una diagonale difensiva a interrompere una ripartenza pericolosa della Roma, che viaggiava in tre contro due. Poi inizia la girandola dei cambi, con Di Francesco che si affida al turco Under al posto del deludente Pellegrini, mentre Mihajlovic cerca di aumentare la spinta a sinistra col rientro di Barreca al posto di Molinaro. Un fallo ingenuo commesso da De Silvestri a pochi metri dal limite consente alla Roma di conquistare un calcio di punizione interessante, che lo specialista Kolarov trasforma con una parabola perfetta all’incrocio dei pali, gelando l’Olimpico.
La replica del Toro è affidata a Niang, che però calcia malissimo da posizione favorevole, sollevando le disapprovazioni di tutto il pubblico che, quando poco dopo entra al suo posto Boyé, fischia sonoramente il pupillo di Mihajlovic mentre esce dal campo. Per tentare di aggiungere qualità, nel finale il tecnico getta nella mischia Valdifiori per Baselli, ma la Roma ha autentiche praterie in contropiede e il giovane Under spreca il possibile 2-0. Malgrado un serrate generoso, invece, il Toro non chiama mai Alisson ad una sola parata degna di questo nome, così si finisce con l’ennesima sconfitta contro una big e il bilancio della classifica inizia ad essere deficitario.
Torino – Roma 0-1
TORINO (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri, N’Koulopu, Moretti, Molinaro (19’ st Barreca); Rincon, Baselli (37’ st Valdifiori); Iago Falque, Ljajic, Niang (29’ st Boyé); Sadiq. All. Mihajlovic
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi (40’ st Bruno Peres), Juan Jesus, Moreno, Kolarov; Pellegrini (17’ st Under), De Rossi, Strootman; Nainggolan, Dzeko, El Shaarawy (35’ st Perotti). All. Di Francesco
Arbitro: Damato di Barletta
Rete: 24’ st Kolarov
Ammoniti: Niang, Alisson